Descrizione
La storia di Piode è fortemente legata a quella del più ampio scenario della Valsesia.
L'insediamento, molto antico, non trova riscontro in fonti ufficiali fino al 1217, anno in cui Piode, insieme ad altri insediamenti valsesiani, compare tra gli atti in cui il Comune di Vercelli ne dichiara l'acquisizione sotto la sua giurisdizione. In quel preciso momento storico, quello corrispondente alla cosiddetta "rinascita dell'anno Mille", vede l'inizio di un periodo definito dagli storici come "Età comunale", un lento e complesso processo che portò alla formazione nell'Italia centro-settentrionale di tutta una serie di entità dette appunto "comuni" che ancora oggi costituiscono la base storica di quelli moderni. Tali realtà corrispondevano all'incirca alle Arcidiocesi dato atto che a reggerle inizialmente furono proprio gli stessi vescovi che detenevano sia il potere temporale che spirituale. Vercelli, divenuta realtà comunale, ottenne il controllo su tutta l'area valsesiana, arrivando poi alla sua massima espansione con la concessione papale stipulata dal suo legato, cardinale Gregorio da Montelongo, con il comune il 24 aprile 1243, costituendo un territorio che partiva dall'arco alpino ricompreso tra la Dora Baltea e la Sesia. Fu un periodo di grande splendore: venne eretta l'Abbazia di Sant'Andrea con l'adiacente ospedale, si promosse l'istituzione della prima università degli studi del Piemonte. Il giorno 10 luglio 1243, il Comune di Vercelli fu il primo in tutta la penisola ad abolire la servitù della gleba. A segnare la fine di questo periodo storico fu l'intervento del Sacro Romano Impero che vedeva il crescente potere comunale come una seria minaccia alla stabilità imperiale e ad un tentativo della Chiesa di sottrarne il controllo. Lo scontro acceso tra le due fazioni, Guelfi e Ghibellini, portò alla definitiva estinzione della prima realtà comunale vercellese nel 1335, lasciando anche Piode alla mercé delle potenti famiglie locali che si affrettarono a conquistarla.
Nel 1350 passò sotto il dominio della famiglia Visconti, sotto il Signore Galeazzo II (1320-1378), casata che dominò il milanese.
Nel 1703, la famiglia Savoia ne assunse il dominio che rimase imperturbato fino all'Età napoleonica.
Napoleone Bonaparte conquistò la Valsesia, tra cui Piode: nel 1798 l'imperatore francese ridisegna i confini comunali per via della funzione del fiume Sesia che divenne confine tra Impero francese e Regno d'Italia. Il Comune di Piode, attraversato dal Sesia, vide la sponda destra come territorio francese entrando a far parte del nuovo comune di Campertognetto.
A seguito del Congresso di Vienna (1814-1815), la Valsesia tornata sotto il dominio sabaudo nel Regno di Sardegna vide un ripristino dei confini pre-napoleonici. Le Regie Patenti, datate 28 aprile 1829, restituiscono al Comune di Piode il territorio diviso dal Sesia (il comune di Campertognetto comprendeva Casagiaronetto, Piana, Dughera, Piedimeggiana e Reale).
La storia del Comune di Piode sarà in seguito coinvolta in quella nazionale: la partecipazione di numerosi uomini del paese alle due guerre mondiali portando anche alla morte di diversi cittadini.
Il giorno 10 luglio 1960, il Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi, con proprio Decreto, concede al Comune di Piode il proprio Stemma e Gonfalone.